Il nuovo provvedimento legislativo porta, innanzitutto, una definizione di disabilità più innovativa: “è una persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali; la persona con disabilità ha diritto alle prestazione prestabilite in suo favore; qualora la compromissione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età.”
L’introduzione di questo nuovo sistema prende forma con il “Progetto di vita”: in esso vengono prese in considerazione, secondo la convenzione ONU, le scelte e i desideri delle persone prese in carico.
Viene dunque cambiato l’approccio alle disabilità unificando prestazioni sanitarie e valorizzazione delle persone ponendo la loro vita al centro del progetto.
Il riconoscimento di invalidità viene rivisto dal “Decreto disabilità 2024 “con importanti revisioni finalizzate a una valutazione più completa che comprende, sia gli aspetti sanitari sia quelli sociosanitari e quelli sociali.
Ulteriore validità al processo di cambiamento culturale riguarda il cambiamento della terminologia ritenuta ormai inadatta.
Il termine “handicap” viene definitivamente sostituito da “condizione di disabilità”; le espressioni “portatore di handicap”, “persona affetta da disabilità”, “diversamente abile” e “disabile” vengono sostituite da “persona con disabilità”.
Le locuzioni “con connotazione di gravità”, “in situazione di gravità” sono convertite in “con necessità di sostegno elevato o molto elevato” e il termine “disabile grave” è sostituito da “persona con necessità di sostegno intensivo”.
Il provvedimento entrerà in vigore dal 30 giugno 2024