La scorsa settimana è stata decisamente infausta: oltre alla triste notizia della morte del fondatore e presidente del Museo d’Arte Urbana Edoardo Di Mauro, che avevamo già ricordato in un articolo uscito il 1° agosto, ci è giunta anche la notizia della dipartita improvvisa di Pericle Farris, Presidente di APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti) Servizi e della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) Piemonte.
L’incontro al Disability Pride Torino
I contatti con lui nel corso della quindicennale attività di Volonwrite non sono stati moltissimi, ma hanno avuto il proprio culmine negli ultimi tempi grazie alla comune partecipazione al Disability Pride Torino. Ed è stato proprio durante la prima edizione torinese della manifestazione, realizzata nel 2023, che noi “giovani” abbiamo potuto apprezzare a pieno tutte le qualità di questo sindacalista CGIL cresciuto in anni al tempo stesso difficili (figuriamoci per le persone con disabilità…) ed entusiasmanti come i ‘6o e i ’70 del ‘900.
Quelle parole dirette e incisive, pronunciate con tono fermo ma mai arrogante dal palco allestito in Piazza Castello, ci hanno restituito un’immagine di Pericle che resterà per sempre impressa nella nostra memoria: quella dell’attivista battagliero e carismatico, in grado di portare la “lotta di strada” ai tavoli della politica andando a trattare con gli amministratori con dignità, senza per questo perdere quello spirito che deve necessariamente contraddistinguere le battaglie per i diritti nate dal basso come quelle delle persone con disabilità.
Il ricordo di Dajana Gioffrè
Quanto appena descritto si avvicina molto al profilo tracciato da chi l’ha conosciuto bene come Dajana Gioffrè, sua allieva in APRI e adesso affermata professionista e attivista. Ecco il suo ricordo: “Ai ragazzi – racconta – Pericle ha sempre cercato di trasmettere un concetto fondamentale: non aver paura dei giovani, che per lui sono sempre stati una risorsa. In noi ha sempre riconosciuto un’importanza speciale, soprattutto dal punto di vista della comunicazione, tanto da portarci senza vergogna ai tavoli istituzionali. Al contempo ha sempre dato grande valore al concetto di strada più che a quello di palazzo, affermando la necessità di far sentire la propria voce in tutti i contesti senza rinunciare a ‘fare casino’; questo atteggiamento lo ha portato ad aderire con entusiasmo al Disability Pride e si è tradotto in un rapporto molto diretto con le persone e in un modo di fare decisamente pratico“.
L’eredità di Farris verrà quindi raccolta dagli attivisti e dalle attiviste del futuro che (anche e soprattutto) lui ha contribuito a crescere e formare nel corso dei decenni: “Pericle – conclude Gioffrè – affermava sempre due cose: la pericolosità del non farsi vedere né sentire quando si vogliono rivendicare i propri diritti, perché se non ci sei per gli altri è come se non esistessi, e soprattutto l’importanza di assolvere anche i propri doveri come tutti gli altri cittadini. Oltre a questo, ricordo il suo grande impegno sul tema del lavoro, che nel ’99 lo portò ad essere tra gli della legge 68 per il diritto al lavoro delle persone disabili“.
La FISH Piemonte ha attivato una raccolta fondi per creare un centro studi in memoria di Pericle Farris.