Vai al contenuto

A Torino arriva “Sono altro, sono altrove”, il Festival Internazionale dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare

Autore
Data di pubblicazione 28 Settembre 2021
Tempo di lettura Lettura 3 minuti
Sono altro sono altrove

Sono altro, sono altrove“, il VI Festival dell’Outsider Art e Arte Irregolare arriva a Torino.  L’edizione internazionale della rassegna, in programma a Palazzo Barolo, è composta da mostre ed eventi gratuiti partiti sabato 25 settembre per terminare  giovedì 14 ottobre.

 

COS’È IL FESTIVAL DELL’ARTE IRREGOLARE?

È un festival che, attraverso l’arte e la bellezza nascosta, è in grado di far scoprire al vasto pubblico opere di autori e autrici che esprimono la loro sensibilità in modo originale, senza filtri concettuali e ben lontani dalle logiche che accompagnano il mercato o la fama. È un festival coinvolgente che permette a chiunque di sentirsi e percepirsi come “altro” immerso in un “altrove” durante la visione, una bolla spazio-temporale che permette di abbracciare la bellezza di un’arte così anticonvenzionale ma, contemporaneamente, anche di farsi trasportare e assorbire come parte dell’esperienza estetica.

 

COSA ASPETTARSI DAL FESTIVAL?

L’organizzatrice e curatrice Tea Taramino ha raccontato ai microfoni di Volonwrite che le mostre, intrecciando diverse prospettive, permettono di “sbirciare la bellezza espressa da mondi fragili e spesso in ombra distinguendo fra la produzione indipendente, insolita e irriducibile dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare, le forme d’arte personali e originali sviluppate negli atelier protetti e le pratiche di educazione emozionale e di arte terapia con un focus specifico al contrasto della violenza di genere“. Il pubblico potrà quindi accostarsi a immaginari insoliti, alle rappresentazioni di un sentito visionario e appassionato dialogo con santi, defunti, intelligenze intergalattiche, alieni e altre entità immaginarie e reali non ben identificabili.

La rassegna ha ricevuto il patrocinio della Città di Torino: “La pandemia – ha commentato Monica Lo Cascio, Direttrice della Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarieha tracciato dei limiti per tutti e tutte e ancor più per i soggetti fragili che hanno dovuto affrontare la crisi sanitaria con tutte le difficoltà del caso. Questo periodo storico ha accentuato ancor di più il ruolo fondamentale della prevenzione sanitaria primaria e secondaria, ma anche dell’importante relazione mente e corpo“.

Il ruolo terapeutico e sperimentale dell’arte irregolare, non solo per chi vive l’arte da spettatore ma anche per gli studenti che possono cimentarsi nella dimensione sociale di progetti artistici pubblici che migliorino la qualità della vita urbana, è stato chiamato in causa anche dal Direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino Edoardo Di Mauro.

PERCHÉ TORINO?

Il festival, itinerante e a cadenza annuale, per il 2021 ha scelto come sede Torino per gli esempi di welfare culturale, per la singolare storia cittadina – soprannominata magica proprio per il connubio tra razionale e irrazionale – e per le collezioni pubbliche di Art Brut e Arte Irregolare dell’Università degli Studi di Torino, dell’Ex Ospedale Psichiatrico di Collegno e della Città di Torino. Le mostre saranno distribuite in diversi luoghi di Torino: Palazzo Barolo, Accademia Albertina di Belle Arti, InGenio Arte Contemporanea, Galleria Gliacrobati e DRIM/ Contemporary ground.

L’importanza della città in questo particolare ambito artistico è stata ricordata anche dallo psichiatra Giorgio Gallino, Direttore della Struttura Complessa Rete Ospedale Territorio: “Torino – ha affermato – sta conquistando una posizione di punto nevralgico dell’arte irregolare al pari di altre città europee e non come Losanna, New York e Parigi. Gli artisti irregolari promuovo e divulgano così la propria arte con ugual dignità e rispetto di qualsiasi altro artista: il dialogo e lo scambio reciproco tra le diverse correnti artistiche può essere un momento di accrescimento culturale, senza limitarsi ad uno sguardo prettamente economico“.

La partecipazione può avvenire tramite prenotazione nominale solo se in possesso di green pass (www.festivalarteirregolare.it).

Condividi:
Articoli correlati

Altri articoli che potrebbero interessarti