Torino è fra le 100 città europee a ‘impatto zero’

“È una grande sfida quella della sostenibilità ambientale e le Città ricoprono un importante ruolo per costruire comunità più green. Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio per Torino e per i tutti i torinesi” ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo.
Torino è stata premiata per la capacità di avanzare proposte innovative, ufficialmente la le 100 città europee che hanno preso l’impegno entro il 2030 di diminuirle emissioni climatiche, diviene a tutti gli effetti una città di sperimentazione e innovazione ecosostenibile. La Commissione Europea ha seguito una procedura molto rigorosa per selezionare le 100 città, la Città di Torino insieme alle altre 99 città europee sarà sostenuta e guidata in questa sfida dal Mission Board for climate-neutral and smart cities della Commissione Europea, attraverso un processo che sarà formalizzato in un contratto per il clima adattato ad ogni città. Le 100 città prescelte saranno sostenute dall’unione Europea e riceveranno un finanziamento di 360 milioni per il periodo 2022-2023, per avviare percorsi di innovazione verso la neutralità climatica. Le azioni riguarderanno la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e la pianificazione urbana verde. La candidatura alla call europea, presentata a gennaio 2022, è stata un lavoro sul territorio partito da iniziative come la collaborazione con l’Energy Center del Politecnico di Torino.

Fonte: Torino News24

Articolo di Pavia Manuela Jana (Vw. per Mp)    

scritto per la Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva

#GNIC2022

60 Anni di UILDM

Fondata nell’agosto del 1961 da Federico Milcovich, UILDM, acronimo di Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, è l’Associazione nazionale di riferimento per le persone con disabilità, in particolar modo si prefigge di favorire l’inclusione sociale; promuovere la ricerca scientifica e l’informazione sanitaria sulle distrofie muscolari progressive e sulle altre patologie neuromuscolari. Leggi tutto “60 Anni di UILDM”

XVIII Meeting Nazionale Rete Città Sane – La rete dei Comuni italiani. Evento online 26-27 novembre 2020

Giovedì 26 novembre si è dato il via al XVIII Meeting Nazionale Rete Città Sane – La rete dei Comuni italiani, evento che promuove la salute nelle sue numerose sfaccettature. Quest’anno a fare da padrone di casa sarà il Comune di Padova. Il Meeting, tenuto per questa edizione in modalità online sulla pagina Facebook del Comune di Padova nelle giornate del 26 e del 27 novembre, consisterà in dialoghi sulla vulnerabilità e disagio nell’infanzia e nell’adolescenza, approfondendo politiche di prevenzione e buone pratiche.

Volonwrite come ogni anno non poteva mancare all’appuntamento. Ecco quello che è succeso in questi due giorni.

Gli interventi di giovedì 26 novembre:

Gli interventi di venerdì 27 novembre

 

 

Le visioni di Nemrac – 8 Marzo: ogni giorno avere il coraggio di vivere la propria specificità

A Chiara,
perchè ogni giorno da quando l’ “incontrata”
mi ricorda di essere me stessa
senza mai abbassare lo sguardo
facendo del contatto la penna con cui scrivere la mia storia.

Oggi è l’ 8 marzo, Festa della Donna, e ad essere sincera, a questa ricorrenza mi ci ha fatto pensare Marco, che mi ha anche ricordato il mio intento per quest’anno di mettere al centro delle mie visioni proprio noi donne, in relazione al Mondo, all’Altro e alle implicazioni del vivere sociale attraverso le storie soprattutto cinematografiche.

Con l’incombenza di scrivere qualcosa nell’ ambito della ricorrenza sono entrata in crisi, più pensavo ad una visione da proporre, più mi si svuotava la testa di idee, poi è arrivata lei, la storia di Tonya Harding, pattinatrice di successo alle prese con delle apparenze ed una Storia che la allontanano anni luce dal poter essere un modello socio-sportivo congruente con la fenomenologia dello sport di cui è eccellente interprete. Ho scartato anche quest’opzione, scoraggiata dal rischio di ricadere nei clichè della retorica del degrado a confronto con la forza del pensiero dominante (e maschilista).

In occasioni come questa è difficile evitare di scrivere ovvietà, rischiando di passare per politicamente corretti se non addirittura manieristici. C’è solo un fondo di verità, in tutto il contenuto del senso comune nelle parole o nelle righe che si spendono per questa giornata, ovvero che progressivamente si è smesso di investire su una cultura concretamente inclusiva delle donne, per restare nella parzialità della ricorrenza, che si allarga a tutte le minoranze, se si fa riferimento al contesto sociale generale.

Ecco allora, la tolleranza silenziosa, alle affermazioni di alcuni esponenti leghisti che dichiarano il nemico della donna chi ne promuove la parità sociale, che rende lecite doppie discriminazioni che si aggiungono alla fisiologica appartenenza al genere femminile.

Poi nella memoria del cuore a fatto capolino, la speranza di un’alternativa, una storia di sovvertimento della norma con la femminilità quale risorsa del corpo fisico di una donna che nello scoprirsi danzatrice ed artista s’è ritrovata astronauta nelle possibilità.

Oggi, 8 marzo, vi racconto di come Chiara Bersani, recentemente vincitrice del premio UBU come miglior performer under 35, ha riacceso la mia volontà di scrivere un pezzo per questa ricorrenza.

Chiara, nel suo discorso alla premiazione ma soprattutto attraverso il suo intero percorso artistico, mi ha ricordato del modo in cui il corpo è la nostra prima interfaccia con il Mondo, il nostro sguardo la chiave per far scattare la serratura della nostra Storia, di cui la nostra identità, nell’unione delle apparenze e dell’universo interiore, è corpo e sintesi.

Chiara, detentrice come me, da sempre di una corporeità anomala, mi ha ricordato che per vivere profondamente e far parte della Realtà in quanto parte attiva per l’evoluzione del pensiero dominante ci vuole anzitutto il coraggio.

Il coraggio di non restare nell’ombra, il coraggio di trasformarci da bersaglio di sguardi che non scavano il profondo, a riflesso dell’ immagine che abbiamo e vogliamo dare di noi.

Chiara, m’ ha ricordato, con la sua metafora di astronauta, dell’ importanza di avere determinazione per cambiare le cose, nella quotidianità, nella voglia di mettersi in gioco e non dare ma niente per scontato.

Così come ciascuna di noi è incarnazione della propria Storia, anche la persona con cui ci relazioniamo è detentrice del nostro percorso, la reciprocità è il concime per la condivisione da cui nasce il confronto.

Confrontarsi è il primo strumento per sottrarsi all’ignoranza – nell’accezione di non conoscenza – per poter includere e fare delle differenze le risorse umane più preziose.

 

Le visioni di Nemrac – Una donna fantastica ha un sogno nel cassetto e qualcuno da custodire vicino al cuore

Ho visto Una donna fantastica, riportato alla ribalta dal premio quale Miglior film straniero all’ultima edizione degli Oscar, un “piccolo” film cileno con un noto produttore (Pablo Larrain), che ha fatto conoscere il Sudamerica, non solo, dell’ultimo decennio: metafora d’ un microcosmo tormentato dalla violenza che cerca, nelle gemme dell’umana poesia, una pionieristica forma di resistenza. Leggi tutto “Le visioni di Nemrac – Una donna fantastica ha un sogno nel cassetto e qualcuno da custodire vicino al cuore”

Le visioni di Nemrac – Di cuoio intagliato e d’innocenza: la traversata di Charlie Thompson

Ho visto per la prima volta il manifesto originale di Lean on Pete (uscito in Italia con il nome del protagonista Charlie Thompson) sul lungomare del Lido di Venezia durante il 74° Festival del Cinema. Alla vista di quello sguardo cupo sul muso di un cavallo in una giornata assolata, mi ha pervasa una sensazione complicata: la forza di un contrasto irriducibile come la dualità; m’è rimasta dentro per tutto l’inverno come un sogno ricorrente. Leggi tutto “Le visioni di Nemrac – Di cuoio intagliato e d’innocenza: la traversata di Charlie Thompson”

Le visioni di Nemrac – LA COCCINELLA COL DESTINO NEL NOME

Voglio solo che tu sia la migliore versione possibile di te stessa…
E se fosse questa?

Ogni anno, seppur sempre con l’opposto proposito, mi rifiuto di seguire l’intera diretta degli Oscar. I motivi sostanzialmente sono due: il giorno seguente è lunedì, un giorno lavorativo solitamente strapieno in cui non posso permettermi d’essere uno zombie, e raramente mi trovo in accordo con il premio più importante. Il miglior film, per chi scrive, il novantanove per cento delle volte (eccezione fatta per l’anno scorso) è una delusione. Leggi tutto “Le visioni di Nemrac – LA COCCINELLA COL DESTINO NEL NOME”

Le visioni di Nemrac – Ornette: made in America arriva in sala a Torino

È la terza volta che inizio questo pezzo, che già da questo primissimo indizio si intuisce mi stia molto a cuore. La verità è che Ornette: Made in America, ultimo film della sperimentatrice Shirley Clarke, è un’ opera straordinaria e come molte opere di questo calibro è difficile scegliere da dove cominciare, ma ci proverò. Leggi tutto “Le visioni di Nemrac – Ornette: made in America arriva in sala a Torino”

Le visioni di Nemrac – Il matrimonio imperfetto tra Spazio e Tempo

Arrivederci Teacher and Master Stephen Hawking

A Maria Luisa e Marco, maestri del qui ed ora per un fuoco di sogni su cui non smettere di soffiare

Non è mia abitudine scrivere i pezzi dedicandoli a qualcuno in particolare (e prometto che non diventerà consuetudine), ma oggi non posso farne a meno perché il mio omaggio a Stephen Hawking inizia dalla condivisione con una cara amica, insegnante, di un pezzo uscito sull’Huffington Post esattamente due anni fa. In quell’occasione, Hawking raccontava di come il suo talento di matematico, ancor prima che di fisico e cosmologo, fosse alimentato dalla passione per l’insegnamento della materia di un suo professore: «Le sue lezioni erano illuminanti e vivaci, ogni cosa poteva divenire oggetto di discussione». Leggi tutto “Le visioni di Nemrac – Il matrimonio imperfetto tra Spazio e Tempo”