L’AISM lancia una campagna per i lasciti testamentari: “Il mio futuro sei tu”

L’AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, ha recentemente lanciato una campagna per i lasciti testamentari solidali, ovvero la possibilità di donare una parte o l’intero patrimonio – attraverso testamento – a enti e organizzazioni benefiche. Per l’occasione è stato creato anche l’hashtag #ilfuturoseitu, da utilizzare sui social network per rendere la campagna virale.

La storia di Caterina

La campagna è intitolata “Il mio futuro sei tu” ed è basata sul volto e sulla storia personale di Caterina, giovane donna affetta da sclerosi multipla progressiva: dopo un rapido peggioramento della propria condizione con notevoli difficoltà a parlare, deglutire e camminare, infatti, sono state proprio le risorse di un lascito testamentario a permetterle di : «Dopo un intervento – spiegano dall’AISM – subito tre anni fa, da allora ogni giorno fa riabilitazione a domicilio con il fisioterapista, il logopedista, il terapista occupazionale del Servizio riabilitazione AISM Liguria a Genova, un centro di eccellenza AISM nato proprio grazie a un lascito solidale. Una riabilitazione che poi ha continuato nella sua città a Bolzano. Da allora la sua situazione è migliorata. Riesce a parlare bene, deglutire bene, è migliorata anche nella mobilità. È tornata a vivere». A portare la propria testimonianza è la stessa Caterina: «Il mio presente – racconta – è la sclerosi multipla progressiva. Ma il mio futuro, come quello di tante altre persone come me, è il sogno di riprenderci in mano fino in fondo la nostra vita. E la nostra speranza di futuro è in ogni persona che decide di fare un lascito testamentario».

Gli obiettivi della campagna

L’obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare la cittadinanza, contribuendo alla contemporanea creazione di una cultura sull’argomento: «Il testamento solidale per un ente no profit – concludono da AISM – è fondamentale perché indica la volontà di lasciare un ricordo di sé, di lasciare parte o tutto il proprio patrimonio a enti che abbiano finalità benefiche. Si tratta di una scelta consapevole e autonoma, che può essere rivista in ogni momento e non lede in alcun modo i diritti dei familiari. Per farlo non è necessario un lascito di grandi dimensioni: basta anche un piccolo gesto per testimoniare la propria solidarietà».