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Moda e disabilità: Iulia Barton lancia la collezione “adaptive”

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Data di pubblicazione 30 Settembre 2022
Tempo di lettura Lettura 2 minuti
Iulia Barton Adaptive

Adaptive, no gender, no season ed ecosostenibile: sono queste le principali caratteristiche della prima collezione di abiti firmata Iulia Barton, con l’intenzione dichiarata di “ridefinire il rapporto disabilità e moda demolire l’idea che la stessa sia qualcosa di poco compatibile con il glamour“. La presentazione ufficiale è andata in scena venerdì 23 settembre con un evento in diretta streaming in occasione della Milano Fashion Week.

 

Una vestibilità universale

Iulia Barton è un brand di moda inclusiva, fondato dall’imprenditrice romana Giulia Bartoccioni con l’obiettivo di privilegiare il corpo di chi indosserà gli abiti piuttosto che il design fine a se stesso, seguendo principi di vestibilità universale: «La moda tradizionale – spiega – resta un mondo poco accessibile per chi ha corpi non conformi. Tutti i nostri abiti, invece, nascono dall’ascolto delle persone che li devono indossare: chi è in carrozzina, per esempio, chiede tessuti elastici, aperture laterali, un buon sostegno del busto e libertà nei movimenti. Chi ha subìto un’amputazione ha altre necessità, per esempio far vedere le protesi o toglierle senza doversi spogliare. Per questo, tutti i modelli sono scomponibili: le maniche delle felpe si possono staccare e le gambe dei pantaloni hanno tre cerniere che permettono di regolare la lunghezza sulla base delle necessità personali o della stagione».

Venti look con 10 pezzi “intercambiabili”

La collezione è formata da 20 diversi look, ottenibili attraverso la combinazione di 10 pezzi – intercambiabili tra loro – in stile “urban”, ed è pensata per essere indossata da chiunque al di là del genere, della stagione e del corpo. A disegnarla è stato Diego Salerno, head designer di Iulia Barton e HR consultant specialist design department Max Mara Fashion Group, anche attraverso un percorso di ricerca che ha coinvolto oltre 50 persone con caratteristiche e bisogni differenti: «Versatilità – sottolinea – è la nostra parola d’ordine: i pantaloni sono studiati per adattarsi in vita a tre taglie diverse, hanno aperture facilitate su entrambi i lati e supporti interni perché le cerniere non tocchino mai la pelle. Non abbiamo lasciato nulla al caso e continueremo ad aggiornare i capi sulla base dei riscontri che arriveranno da chi li indosserà». A dare un tocco in più è l’ecosostenibilità: i tessuti, infatti, sono realizzati con materiali di riciclo.

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