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Al Salone del Libro 2025 debutta il “Glossario della Sostenibilità”

Data di pubblicazione 15 Maggio 2025
Tempo di lettura Lettura 4 minuti

Giovedì 15 maggio, alle ore 11.00, lo Spazio Rai del Padiglione Oval del Salone Internazionale del Libro di Torino ha ospitato il panel “Il Glossario della Sostenibilità: 100 parole chiave per un futuro da realizzare – come avvicinare il pubblico alla sostenibilità attraverso un prodotto crossmediale”, uno degli appuntamenti più significativi del Festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS.

L’incontro, organizzato da Rai per la Sostenibilità – ESG, ha segnato una nuova tappa nel percorso che vede la Rai impegnata nel guidare un cambiamento culturale verso la sostenibilità, attraverso un linguaggio inclusivo, accessibile e comprensibile da tuttə.

Un libro, un progetto, una visione

Il Glossario della Sostenibilità, edito da Rai Libri, è molto più di un semplice volume: raccoglie 100 parole chiave scelte per aiutare cittadinanza, istituzioni, scuole e media a orientarsi tra concetti sempre più centrali come “circolarità”, “intelligenza artificiale”, “stakeholder”, “giustizia climatica” o “comunicazione responsabile”. Un compendio chiaro e concreto, pensato per implementare la consapevolezza ambientale e sociale e promuovere il dibattito pubblico.

Nato come spazio televisivo all’interno del programma “Unomattina in famiglia”, grazie alla collaborazione tra ASviS e FERPI, il glossario ha conquistato l’attenzione del pubblico con una formula semplice e efficace: spiegare ogni parola attraverso esempi di buone pratiche, rendendo accessibile anche ciò che può sembrare tecnico o lontano. Lucia Cuffaro, protagonista della rubrica sull’autoproduzione, è una delle voci del progetto, che si è poi ampliato in una raccolta di clip su RaiPlay e in contenuti social diffusi in occasione di giornate ambientali tematiche.

Libro, Glossario della sostenibilità

Le parole per cambiare il mondo

Come ricordato sul palco da Roberto Natale (CdA Rai), Giulio Lo Iacono (ASviS), Filippo Nani (FERPI), Maria Chiara Andriello (Rai Pubblica Utilità) e moderato da Francesco Marino (TGR Piemonte), il glossario rappresenta un primo passo, non scolpito nella pietra ma aperto all’evoluzione, con l’ambizione di aggiungere sempre nuove voci.

“Il limite del mio linguaggio è il limite del mio mondo”: è questa la frase cardine attorno a cui si sviluppa l’intero progetto, che punta a espandere il lessico collettivo e a trasformare le parole in strumenti concreti per interpretare e costruire il futuro. Perché ogni parola conta, pesa e orienta l’azione.

Accessibilità come asse della sostenibilità

Uno degli aspetti più innovativi del progetto riguarda la sua piena accessibilità. Grazie a Rai Pubblica Utilità, il glossario verrà reso disponibile anche per le persone con disabilità sensoriale: video in Lingua dei Segni Italiana (LIS) realizzati da performer madrelingua, audiodescrizioni e sottotitoli saranno pubblicati sul portale Rai EasyWeb, rendendo il contenuto fruibile a tuttə. Un gesto concreto che ribadisce come l’accessibilità sia un pilastro della sostenibilità sociale, in linea con i principi dell’Agenda 2030.

Inoltre, la versione cartacea del libro sarà affiancata da audiolibri, per ridurre il consumo di carta e offrire alternative sostenibili e inclusive, anche per il mondo dell’educazione.

Comunicazione pop, responsabilità pubblica

Con il nuovo Articolo 12 del Contratto di Servizio, la Rai assume un ruolo guida nella transizione culturale verso la sostenibilità, ponendo la comunicazione pop al centro della propria strategia. L’obiettivo è quello di raggiungere il pubblico più ampio possibile con un messaggio accessibile, corretto e coinvolgente, capace di contrastare fake news e polarizzazioni, e di sostenere il cambiamento reale.

Un glossario vivo, per un futuro condiviso

Il Glossario della Sostenibilità è dunque uno strumento vivo e dinamico, che parte dalle parole per arrivare alle persone. Le prime 100 voci sono solo l’inizio: la speranza, condivisa da tuttə i relatori, è di continuare a dare forma a un linguaggio condiviso, inclusivo, plurale, capace di ispirare, educare e connettere.

In un mondo dove ciò che non si nomina spesso non esiste, imparare nuove parole può voler dire immaginare nuovi futuri. E costruirli, insieme.

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