Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza che il giornalismo locale svolga un ruolo decisivo nella costruzione dell’immaginario collettivo e nella promozione della coesione. Da questa consapevolezza è nata “GIULIA Giornaliste”, una rete di oltre 400 giornaliste distribuite in tutte le regioni italiane, impegnate a monitorare come i media locali trattano diversi temi tra cui la parità di genere e la disabilità. Una rete capillare, che riflette la complessità e le peculiarità territoriali italiane dando vita a iniziative di grande impatto, tra cui corsi di aggiornamento per giornalisti, manuali di buone pratiche e una mostra fotografica a Palazzo Madama con fotoreporter provenienti da zone di guerra.
Nel 2022 nasce a Torino l’Osservatorio Regionale Antidiscriminazioni (ORA), promosso dall’Università di Torino e sostenuto dalla Regione Piemonte. Il progetto nasce da un’intuizione di GIULIA e dalla volontà di creare un ponte tra ricerca accademica e giornalismo pratico. ORA si fonda su un modello di ricerca partecipativa, che combina l’esperienza sul campo delle giornaliste con le competenze analitiche del Dipartimento di Culture, Politiche e Società dell’ateneo torinese.
L’obiettivo è ambizioso: analizzare il discorso pubblico sui temi delle pari opportunità, della disabilità e del genere, attraverso il monitoraggio sistematico dell’informazione locale. Un lavoro prezioso che si concentra sui media regionali, perché è proprio lì che si formano – o si consolidano – stereotipi e narrazioni dominanti; in Piemonte, ogni provincia offre un contesto diverso, ma ovunque emerge l’urgenza di trattare con attenzione e responsabilità temi spesso trascurati dai media generalisti.
I numeri dell’analisi: 6.346 articoli esaminati
La seconda edizione della ricerca ORA, presentata dalla ricercatrice dell’Università di Torino Rossella Iannone al Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 insieme a Stefanella Campana di GIULIA, copre il periodo da novembre 2023 a luglio 2024 (in coincidenza con eventi cruciali come il femminicidio di Giulia Cecchettin, le elezioni europee, regionali e amministrative) e ha preso in esame 6.346 contenuti tra articoli cartacei, online e servizi televisivi.
- Carta stampata: 4.175 articoli (di cui 1.452 sulla disabilità)
- Online: 1.833 articoli (377 sulla disabilità)
- Telegiornali locali: 338 servizi (99 sulla disabilità)
La copertura del tema disabilità è risultata costante nel tempo, con un picco solo in prossimità delle Paralimpiadi di Parigi, segno che l’interesse per queste tematiche è spesso legato a eventi eccezionali. Il giornalismo locale risente dunque del contesto nazionale e internazionale, ma conserva un forte potere di incidere sulle realtà di prossimità.
Sport e welfare come fili conduttori
Il tema della disabilità trova terreno fertile soprattutto nello sport e nel welfare, ambiti che funzionano da amplificatore delle narrazioni. Tuttavia, emerge un dato preoccupante: le persone con disabilità, infatti, vengono troppo spesso rappresentate ancora in chiave pietistica o eroica.
Molto frequente è la rappresentazione di persone disabili in qualità di atleti, ma raramente queste figure vengono interpellate come interlocutori diretti o protagonisti di storie complesse. Ancora dominante è il paradigma medico-individualistico, che contrasta con il più inclusivo modello della vita indipendente.
Il potere trasformativo dell’informazione locale
Il lavoro dell’Osservatorio ORA si muove su due binari: un’analisi quantitativa del linguaggio, dei temi trattati e della visibilità concessa e un’indagine qualitativa delle dinamiche editoriali che portano alla pubblicazione o alla censura di certe notizie. I risultati vengono presentati durante appuntamenti pubblici e sessioni di formazione dedicate ai giornalisti.
Come sottolineato dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Stefano Tallia, «alcune cattive pratiche non sono solo dannose, ma costituiscono vere e proprie violazioni deontologiche. Ecco perché la formazione e la presa di coscienza all’interno della categoria diventano cruciali: ferite simboliche, inflitte da una narrazione distorta, hanno conseguenze reali sulle vite delle persone».
Verso un’informazione più giusta e inclusiva
Il Manifesto per il futuro proposto da ORA è chiaro: l’informazione locale ha il potere di costruire una società più equa, abbattendo barriere culturali e sociali. Per farlo, serve un’alleanza territoriale solida, composta da giornalisti, ricercatori, attivisti e istituzioni. Occorre andare oltre la cronaca sensazionalistica, amplificata anche dal folklore della rappresentazione legata alle Paralimpiadi: uno dei possibili sviluppi, vede il riconoscimento di atleti e atlete per il loro valore sportivo e non per la loro “eccezionalità”.