Lunedì 19 maggio, in occasione del Salone Internazionale del Libro, il libro “drin drin e lo spettacolo della felicità” è stato presentato in una forma del tutto inedita: non una classica conferenza, ma una rappresentazione teatrale, capace di trasformare la narrazione in un’esperienza viva, condivisa e profondamente coinvolgente.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Asini si nasce con la collaborazione della cooperativa Pollicino, Inrete, Elena Mirandola, Kiart, CAD Montenero e Fondazione CRT, ha visto la partecipazione attiva degli stessi autori e autrici del volume, affiancati da Luca, il giovane ragazzo autistico da cui è nata l’idea dell’intero progetto Dino Gang.
In scena, pochi oggetti di scena – marionette disegnate a mano, mantelli, foulard e corone realizzate dallǝ partecipanti – hanno dato vita a un racconto che ha saputo emozionare e conquistare il pubblico. La voce narrante ha accompagnato lo spettatore lungo un viaggio tra buio e luce, tra tristezza e riscoperta della felicità, dimostrando come l’arte possa farsi linguaggio accessibile, inclusivo e trasformativo.
Una storia per tuttǝ, nata dalla disabilità
Il libro, pubblicato da Hever, rappresenta il quarto capitolo della collana “Dino Gang – Diversamente eroi”. La trama si sviluppa attorno a un mago triste che decide di far sparire le stelle dal cielo di Ivrea, gettando la città nel buio. Una compagnia teatrale, smarritasi in un bosco, viene ritrovata da un cittadino, Gianni, che dona agli attori delle maschere magiche. Con queste, il gruppo riesce a far tornare il sorriso tra le strade della città. Quando il mago sottrae le maschere, però, accade l’inaspettato: gli attori scoprono che possono essere felici anche senza. E così, tra consapevolezza e coraggio, le stelle tornano a brillare.
Un racconto per l’infanzia, dunque, ma capace di parlare a ogni età, toccando temi come l’inclusione, la resilienza e il valore dell’espressione individuale.
Dietro le quinte, un percorso di crescita collettiva
Cuore del progetto è stato il coinvolgimento di circa 40 ragazzǝ con disabilità intellettiva, guidatǝ dalle arteterapeute Stefania Porrino ed Elena Mirandola. Attraverso laboratori espressivi, momenti di riflessione condivisa e attività teatrali, i partecipanti hanno potuto esplorare le proprie emozioni, confrontarsi con paure e stereotipi e costruire insieme una narrazione nuova, libera da barriere e pregiudizi.
Un lavoro corale che ha messo al centro le persone e le loro storie, trasformando il percorso educativo in un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva.
L’impegno dell’Associazione Asini si nasce
A rendere possibile questo progetto è stata l’attività dell’Associazione Asini si nasce, realtà impegnata nel sostegno a bambinǝ, adolescenti e adultǝ con disabilità. Attraverso il contatto con la natura, il lavoro con gli animali e la pratica artistica, l’associazione promuove percorsi di empowerment e inclusione, offrendo a ognunǝ la possibilità di esprimere il proprio potenziale creativo.
Con “drin drin e lo spettacolo della felicità”, la cultura si è fatta strumento di dialogo e trasformazione, portando al Salone del Libro un messaggio potente: la felicità, come l’arte, appartiene a tuttǝ.
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