I 10 PERCHÈ DI OCCHIOPESTO – Concedi del tempo a una storia
Terzo appuntamento con Occhiopesto che oggi ci presenta il libro di Paolo Milone, L’arte di legare le persone, di Einaudi editore di cui ci consiglia la lettura perché…
1) Perché un libro così non lo avete mai letto. Ve lo posso assicurare. La psichiatria, quel pozzo nero di paura e indeterminatezza è raccontato con la poesia.
2) Perché è un romanzo in versi, quindi forse non è un romanzo. E’ una storia che non vi obbliga ad aprire il libro a pagina uno e proseguire in ordine. Vi permette di vagare.
3) Perché anche se lo lasciate sul comodino e la sera siete stanchi non potrete non aprirlo e leggerne un passo.
4) Perché Paolo Milione ha lavorato per quarant’anni in un reparto di Psichiatria d’urgenza. Al Reparto 77. Un mondo. Un tempo e uno spazio impensabili ma reali.
5) Perché Milione scrive “si riesce a lavorare in psichiatria solo se ci si diverte. Io mi sono divertito per anni: non i primi – troppe illusioni, non gli ultimi – troppi moduli, non quelli di mezzo – troppo mestiere”.
6) Perché dentro ci sono Chiara, Filippo, Anna, Luca non Paolo, lo scrittore, non solo lui o la storia vista dai suoi occhi, ma le storie viste dagli occhi di Chiara, Filippo, Anna, Luca.
7) Perché “in Psichiatria d’urgenza, quella che va accettata completamente è la persona, non la malattia”.
8) Perché se avete letto il punto sette e lo avete capito, ora potete applicarlo a qualsiasi tipo di deviazione dalla norma. Da quella che qualcuno ha deciso essere la norma. Provate. Funziona.
9) Perché in Psichiatria d’urgenza “se vuoi capire il paziente, devi avere un corpo a corpo”.
10) Perché, anche qui, se avete letto il punto nove e volete capire qualcosa di voi stessi e del mondo che vi circonda dovete avere un corpo a corpo. Con voi stessi e con il mondo.